Sistema scolastico finlandese: cosa possiamo imparare
Sistema scolastico finlandese: cosa possiamo imparare
Secondo i dati del P.I.S.A. 2015 la Finlandia è sopra la media OCSE per quanto riguarda tutti e tre gli ambiti considerati ovvero Scienze, Matematica e Lettura, mentre l’Italia è nella media per matematica ma sotto la media per le altre. Incuriosita da questi dati, mi sono informata sul sistema scolastico finlandese.
Ciò che mi ha colpito è stata la seguente frase: “La scuola del tuo quartiere è la migliore che puoi trovare”.
In Finlandia tutte le scuole sono pubbliche, non esistono scuole private quindi hanno tutte lo stesso livello e gli studenti sono di tutte le classi sociali. Il figlio del primo ministro frequenta la stessa scuola e quindi riceve la stessa educazione del figlio di un dottore, di un operaio o di un insegnante. Già questo denota una differenza sostanziale dalla nostra realtà scolastica.
Proprio per non creare disparità di classe, la scuola è gratuita per tutti i gradi scolastici, anche l’università. Ogni scuola garantisce un pasto al giorno gratuito.
Ma come è strutturata la scuola?
La scuola dell’obbligo inizia a 7 anni e non a 6 come da noi. Si frequentano 6 anni di scuola elementare, a cui seguono 3 anni di scuola media con cui finisce l’obbligo scolastico.
Chi vuole continuare a studiare può scegliere di frequentare un triennio di scuola superiore e ha due possibilità:
Un liceo che ti prepara all’università o una scuola professionale che ti prepara a un mestiere specifico ma che ti permette anche di continuare con una scuola universitaria professionale.
Cosa c’è di differente dalla nostra scuola?
Innanzitutto le lezioni durano 45 minuti a cui seguono sempre 15 minuti di pausa. La pausa si fa spesso fuori dall’aula, all’aperto.
Gli studenti hanno lo stesso maestro per tutti i 6 anni di scuola garantendo quindi una continuità didattica.
Le lezioni frontali sono state abolite nel 2015 per cui i bambini imparano attraverso la pratica, i lavori di gruppo (apprendimento cooperativo) e attraverso la collaborazione tra alunno e insegnante.
Ci sono pochi compiti, per la scuola superiore si parla di massimo 20 minuti di compiti a casa.
Fino a 13 anni non si danno voti, solo giudizi e si privilegiano sempre gli aspetti positivi rispetto a quelli negativi. Nella valutazione incide molto il progresso fatto da uno studente rispetto all’inizio in modo tale che anche chi non è bravo in una materia possa comunque, impegnandosi, aspirare a un buon voto.
Non ci sono classi, ma gruppi e sottogruppi di apprendimento.
Musica, sport e arte hanno un ruolo rilevante nella vita scolastica.
Spazi e arredamenti innovativi sono una caratteristica fondamentale della scuola.
Insegnanti e formazione.
Gli insegnanti sono altamente qualificati. Solo il 10% di chi si candida per diventare docente lo diventa effettivamente. Durante gli anni universitari si fanno diverse esperienze lavorative (tirocini) nelle scuole in modo tale che chi ottiene la qualifica di insegnante ha già maturato l’esperienza necessaria a seguire una classe.
Concludendo la Finlandia ha messo il benessere degli studenti al primo posto, offrendo un sistema scolastico innovativo, all’avanguardia e gratuito affinché possa essere utilizzato appieno da tutti senza distinzione di classe. Creando un ambiente sereno e cooperativo, senza voti numerici nei primi anni, ma valutazioni sui progressi.
Cosa possiamo imparare da questa esperienza?
Creare una mentalità rivolta all’apprendimento significa stimolare gli studenti a valutare costantemente la propria preparazione (fase di autovalutazione) e a riconoscere i propri progressi (fase di sviluppo e crescita dell’autostima).
Imparare a farlo su se stessi è la base per creare una cultura di squadra all’interno delle classi, dove – indipendentemente dalle capacità del singolo – gli studenti apprendono come apprezzare il risultato dei propri compagni e integrarlo nella propria esperienza scolastica.
Il CSI forma studenti sempre migliori.